Nuoto Sincronizzato

Nuoto sincronizzato significa ballare in acqua, serve dire di più?
Patrizia Giallombardo

Nuoto sincronizzato significa ballare in acqua, serve dire di più?
Patrizia Giallombardo

Descrizione

Il nuoto sincronizzato è uno sport dove gli atleti hanno la testa sott'acqua per la maggior parte del tempo.
Non c’è competizione diretta come nel calcio o nel nuoto, né sono contemplate delle misure oggettive (es. il tempo, i metri) che determinano il vincitore.

parola chiave

Sincronia spettacolare

“Perché devi essere un tutt'uno con la tua compagna e in armonia con la musica. Quando ci riesci, a chi ti osserva sembra di guardare uno spettacolo.”
De Bortoli M.

Cosa sviluppa?

Capacità motorie

  • Resistenza: “Il nuoto sincronizzato è particolare perché allena la resistenza a una fatica muscolare senza possibilità di prendere fiato.” De Bortoli M.
  • Capacità di accoppiamento e combinazione dei movimenti: Si lavora sia con gli arti inferiori sia con quelli superiori, facendo contemporaneamente cose diverse;
  • Capacità di orientamento spazio-temporale: “Nel nuoto sincronizzato sei spesso a testa in giù e non hai i classici punti di riferimento terrestri. Ti devi completamente reinventare. Come punti di riferimento hai solo il tuo corpo e, qualche volta, il bordo vasca.” De Bortoli M. 
  • Capacità di ritmo: Fondamentale per andare a tempo con le compagne e con la musica;
  • Mobilità articolare: “In gara devi essere in grado di svolgere una spaccata (così come qualsiasi altro esercizio) in modo corretto ma, soprattutto, nelle tempistiche giuste: hai qualche secondo per richiudere le gambe e passare alla figura successiva. Senza mobilità articolare non riusciresti.” De Bortoli M. 

altre abilità
(Mentali, Valoriali, etc...)

  • Tempo di reazione rispetto alla musica: “È fondamentale: l’atleta sa che a quel preciso battito di musica deve fare quel particolare gesto. Se non ha il tempo di reazione giusto perde tempo e spreca un sacco di energia.” De Bortoli M.
  • Percezione uditiva: “Ascoltare e farsi guidare dalla musica è basilare. Diversamente non riesci a scandire in modo preciso il tempo degli esercizi.” De Bortoli M.                                                
  • Percezione tattile: “Devi sentire l’acqua: un bambino che entra per la prima volta in piscina muove braccia e gambe a caso. L’atleta evoluto riesce a prendere l’acqua e spingerla in modo da avere la miglior presa possibile sull'acqua e spingersi dove gli serve (es. verso l’alto).” De Bortoli M.
  • Comunicazione: è di tipo non verbale. “In acqua non si può parlare. Quindi l’unico modo per coordinarsi con le compagne di squadra è affinare la capacità di osservazione e agire di conseguenza per svolgere al meglio la figura che si intende rappresentare davanti ai giudici.” De Bortoli M. 
  • Gestione della fatica: “È uno sport faticoso dove non puoi permetterti di fare più velocemente un esercizio perché sei stanco. Se sei in squadra e molli, la figura non viene e va a discapito di tutto il gruppo.” De Bortoli M.
  • Assunzione di responsabilità: strettamente collegato alla gestione della fatica.


Se faccio Nuoto Sincronizzato cosa imparo?

A livello amatoriale

  • Galleggiare senza l’uso del movimento di gambe e braccia, utilizzando l’aria e il bacino
  • Svolgere correttamente l’apnea
  • Contare la musica in gruppo
  • Spostarsi nell'acqua in modo diverso dai 4 stili comuni del nuoto

a livello agonistico

  • Produrre un movimento faticoso senza far trapelare la fatica
  • Riprodurre gesti sport specifici (es. avvitamento)

Curiosità

  • Il nuoto sincronizzato è uno sport spettacolare: deve essere bello da vedere. Infatti, nelle gare si acquisisce maggior punteggio quando: 1. I movimenti vengono eseguiti nel modo corretto; 2. Il gesto tecnico è svolto con leggerezza e disinvoltura. Non si deve vedere la fatica.
  • Le gare sono differenziate: ci si può esibire singolarmente, in coppia e/o in gruppo. 
  • La musica viene contata sott'acqua: è fondamentale per tenere il tempo. “Contare la musica dà ordine e unifica il movimento.” De Bortoli M.
  • Il rilassamento influenza la prestazione: “L’allenamento non deve contemplare solo la fatica fisica. Prendersi del tempo dopo l’allenamento per fare stretching e rilassarsi è importante, perché il corpo risponde meglio il giorno successivo. Sia allo stress degli esercizi sia al controllo dei movimenti.” De Bortoli M.
  • Allenarsi insieme ogni giorno significa conoscersi meglio: Ti permette sia di condividere gioie e fatiche sia di costruire amicizie profonde che si estendono al di fuori degli allenamenti. “Quando si passa tanto tempo con le compagne di squadra si crescere insieme.” De Bortoli M.

La psicologa dello sport di Orangogo ringrazia per la collaborazione Martina De Bortoli, allenatore FIN

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