Nuoto per disabili intellettivi
Avrei sempre voluto essere Peter Pan. Non riesco a volare, ma il nuoto è meglio. E’ armonia ed equilibrio. L’acqua è il mio cielo.
Clayton Jones
Avrei sempre voluto essere Peter Pan. Non riesco a volare, ma il nuoto è meglio. E’ armonia ed equilibrio. L’acqua è il mio cielo.
Clayton Jones
Descrizione
È uno sport oggettivo perché:
b. Si utilizza la dimensione tempo;
c. L’ambiente rimane lo stesso (es. la temperatura dell’acqua è sempre uguale).
parola chiave
Acquatico
“Perché rispetto a tutti gli altri sport si svolge in un altro ambiente. È quello il bello.”
Rosa C.
Cosa sviluppa?
Capacità motorie
- Velocità: “È fondamentale se un atleta vuole raggiungere un livello agonistico.” Rosa C.
- Resistenza: Anche la resistenza è importantissima nel nuoto. Soprattutto quando raggiungi alti livelli;
- Capacità di controllo del movimento: È importante per coordinare la respirazione e i diversi movimenti corporei;
- Capacità di differenziazione cinestetica: “Visto che siamo in un altro elemento, che è differente da quello terreno, cambia completamente la percezione del proprio corpo e gli analizzatori dell’ambiente. Per queste ragioni viene stimolata questa capacità.” Rosa C.
- Capacità di ritmo: Se si vuole nuotare bene bisogna assumere un buon ritmo dei movimenti e variarlo a seconda dell’esigenza.
altre abilità
(Mentali, Valoriali, etc...)
- Concentrazione: “Già quando dai le indicazioni è molto importante che i ragazzi siano concentrati per capire tutto al meglio. Per loro è molto importante perché spesso la perdono e allenarsi in questo è sicuramente utile. Anche mentre nuotano devono concentrarsi per controllare il movimento.” Rosa C.
- Memoria spaziale: “Visto che l’ambiente è diverso da quello che viviamo tutti i giorni, individuare e ricordare certi punti di riferimento (es. l’ambiente circostante) aiuta.” Rosa C.
- Presa di decisione: è fondamentale, soprattutto a livello agonistico. Gli atleti non solo scelgono di impegnarsi in ciò che fanno ma decidono il momento giusto per partire in gara ecc.
- Fiducia in se stessi: Viene fortemente stimolata già eseguendo i gesti più semplici (es. galleggiamento);
- Rispetto e Disciplina: “Anche se non è uno sport di squadra, si lavora comunque in gruppo. Per questa ragione si impara a rispettare i compagni di squadra, l’avversario o le indicazioni dell’istruttore. Inoltre, seguendo le regole dello sport ci si autodisciplina.” Rosa C.
Se faccio Nuoto per disabili intellettivi cosa imparo?
A livello amatoriale
- Immergere il corpo nell’acqua: prendere confidenza con l’acqua
- Rilassarsi in acqua
- Galleggiare
- Scivolamento: partenza dal bordo
- Prime forme di propulsione: es. battuta di gambe o bracciata
a livello agonistico
- Perfezionamento dei 4 stili
- Virata
- Tuffo
Curiosità
- Chi può praticare questo sport: Chiunque, con qualsivoglia disabilità intellettiva.
- Perché praticare questo sport: “Perché l’acqua dà qualcosa in più: contiene, dà delle belle sensazioni e soprattutto è fortemente d’aiuto per le persone con disabilità gravi.” Rosa C.
- Uno sport “socializzante” e inclusivo: “Nonostante sia uno sport individuale questo non preclude che si crei un gruppo dove tutti vengono riconosciuti, dove ci si può confrontare e conoscere altre persone.
Inoltre, i bambini/ragazzi con disabilità intellettiva possono essere inseriti nei corsi con i normodotati…con la cuffia e gli occhialini sono tutti uguali: ognuno con i propri punti di forza e aree di miglioramento!” Rosa C.
La psicologa dello sport di Orangogo ringrazia per la collaborazione Cristina Rosa, istruttore FIN (Federazione Italiana Nuoto) e FISDIR (Federazione Italiana Sport per Disabili Intellettivi e Relazionali)
Eventi
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