Ginnastica Artistica
Il duro lavoro ha fatto sì che fosse facile.
Nadia Comaneci
Il duro lavoro ha fatto sì che fosse facile.
Nadia Comaneci
Descrizione
Il bello di questo sport è che ti mette nelle condizioni di librarti nell'aria e di fare cose che per molti sono inaccessibili.
L’Italia rientra tra i paesi migliori al Mondo in Ginnastica Artistica.
parola chiave
Crescita
“Perché è uno sport sostanzialmente infinito. Ha uno sviluppo tecnico pressoché illimitato e cresce con l’atleta: all’inizio il bambino prova tutte le discipline ma poi ha la possibilità di scegliere in base delle proprie preferenze e capacità.”
Piras M.
Cosa sviluppa?
Capacità motorie
- Capacità di controllo del movimento: L’atleta si trova a eseguire movimenti non comuni e quindi ad essere in grado di percepire tutto il suo corpo;
- Capacità di apprendimento motorio: “Imparando gesti non comuni rispetto a quello che faccio nella vita quotidiana, sono portato a scoprire molto del mio corpo e dei movimenti che può svolgere. E per farlo è necessario l’apprendimento motorio.” Piras M.
- Capacità di differenziazione cinestetica: Il corpo deve essere in grado di adattarsi e contrarre i conseguenti distretti muscolari in base al tipo di situazione a cui viene sottoposto. Questo è necessario soprattutto nell'uso degli attrezzi;
- Capacità di adattamento e trasformazione del movimento: lo stesso movimento appreso in forma base, viene trasformato e modificato a seconda delle diverse situazioni in tutte le sue sfaccettature. “Prendiamo la corsa: è diversa quando la esegui su una trave, per il volteggio o per l’acrobatica a corpo libero.” Piras M.
- Elasticità muscolare: Perché senza l’allenamento di questa capacità non si può sviluppare un ritorno di forza elastica ed esplosiva, adatta a questo tipo di sport.
altre abilità
(Mentali, Valoriali, etc...)
- Concentrazione: “È necessaria perché man mano che si alza il livello la pericolosità di questo sport incrementa in maniera esponenziale. Quindi, senza un alto livello di concentrazione il rischio di farsi male è elevato.” Piras M.
- Tempo di reazione: Quando l’atleta inizia un movimento deve già anticipare mentalmente e fisicamente il movimento successivo, sapere cosa accadrà per eseguire i gesti nel tempo corretto e quindi reagire adeguatamente. Diversamente si può compromettere la performance;
- Percezione tattile: “Strettamente legata al tempo di reazione. Inoltre questo è uno sport molto manuale, quindi chi ha una buona sensibilità sull’attrezzo è avvantaggiato in quanto si ritrova a sentire meglio il mondo fisico circostante, quindi per esempio a sentire il legno che si flette.” Piras M.
- Determinazione: Soltanto con la determinazione, la voglia di mettere in gioco se stessi e avere pazienza rispetto al raggiungimento dei propri obiettivi si può accettare di fare fatica e di provare dolore. “Attraverso l’allenamento si capisce che imparando a gestire fatica e dolore, si cresce…non necessariamente si vince.” Piras M.
- Gestione del dolore: strettamente collegato alla determinazione e alla gestione della fatica;
- Gestione della fatica: strettamente collegato alla determinazione e alla gestione della dolore.
Se faccio Ginnastica Artistica cosa imparo?
A livello amatoriale
- La ruota
- Camminare in equilibrio sulla trave
- Saltare facendo il tuffo e atterraggio in capovolta sul tappeto elastico
- Capovolte a terra
- Oscillare appeso alle parallele
a livello agonistico
- Fare elementi acrobatici di alto livello: es. rondata, flic e salto dietro teso
- Ruota senza mani sulla trave
- Imparare a tenerti fermo in verticale per un minuto
- Fare granvolte a parallele: girare intorno all'ostaggio appeso
- Esercizi con la musica a corpo libero
Curiosità
- Gli attrezzi: sono differenti tra femmine e maschi. Le prime utilizzano il corpo libero (considerato anch'esso un attrezzo), la trave, le parallele e il volteggio; i secondi utilizzano il corpo libero, il volteggio, le parallele pari, la sbarra, il cavallo maniglie e gli anelli;
- Quando iniziare questo sport: “Ritengo che già a 2 anni e mezzo si possa iniziare a fare questo sport perché in questa fascia d’età si va a sviluppare lo studio degli schemi motori di base. Mentre una volta la ginnastica andava a incrementare quello che i bambini sapevano già fare per esperienza personale (es. attraverso il gioco), oggi si parte proprio dalle basi (capovolta, camminare a gambe piegate).” Piras M.
- L’agonismo: ufficialmente inizia quando il ministero della salute decreta che puoi avere un certificato medico agonistico (8 anni). Però ci si inizia ad allenare “seriamente” (quasi tutti i giorni) già dai 6 anni. “La quantità di ore di allenamento dipende dagli obiettivi dell’atleta: può anche allenarsi due volte la settimana e partecipare alle gare nazionali, senza raggiungere risultati eclatanti. In sostanza, non è obbligatorio allenarsi 20 ore a settimana! Tant’è che per partecipare alle gare nazionali basta aver partecipato a una regionale. In questa occasione le gare vengono divise per livelli di bravura, in modo che ognuno possa gareggiare nella categoria che gli è più consona.” Piras M.
- Per invidia degli uccelli: “Secondo me l’uomo ha iniziato a fare ginnastica artistica per invidia degli uccelli. Noi di fatto non abbiamo bisogno fisico di fare certi movimenti richiesti in questo sport. Mentre l’atletica è l’espressione massima dei bisogni ancestrali dell’uomo (es. correre per scappare dai predatori, lanciare per cacciare), per la ginnastica non è così.” Piras M.
La psicologa dello sport di Orangogo ringrazia per la collaborazione Marcello Piras, Istruttore Federale di III livello di ginnastica artistica (f. e m.)
Eventi
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